La chiesetta è dedicata a Sant’Antonio da Padova protettore dei viaggiatori e dei matrimoni.
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Approfondimento
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'oratorio di Sant’Antonio da Padova, detto di Sant'Antonino, era già citato negli Atti di Visita del vescovo Bascapè nel 1594. Si presume fosse un piccolo edificio che poi venne riformato tra il 1651 e il 1660 dedicandolo a Sant'Antonio da Padova.
Alla fine del Seicento i Visconti Borromeo si impegnarono a far innalzare il vestibolo antistante che riportava il loro stemma gentilizio.
Nel secondo quarto del Settecento altre trasformazioni la portarono ad assumere la forma odierna.
In epoca napoleonica si arricchì di un altare con balaustra in marmo.
Le pareti e le volte non sono caratterizzate da decorazioni figurative ma invece vince un gioco di cromatico di lesene, sfondati, filetti per una decorazione organica e ben calibrata.
La controfacciata ospita una cantoria lignea policroma del XVII secolo sorretta da peducci con volto angelico.