Chiesa del periodo 1520 costruito ad ovest del castello
Storia della chiesa
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a prima citazione dell’edificio risale all’8 Luglio 1520 nel testamento del miles Giovanni Gerolamo Visconti, figlio di Giovanni Maria e nipote di Filippo Maria. Il nuovo oratorio dedicato alla Vergine Maria fu costruito qualche anno prima ad ovest del castello. L’edificio era di dimensioni ridotte e risultava pregevolmente decorato. Durante l’assedio franco-spagnolo al fortizio del 1636, la chiesa fu gravemente danneggiata e successivamente demolita dagli spagnoli.
I lavori di ricostruzione furono promossi dall’arciprete don Francesco Imbrici a partire dal 1723. Inizialmente, l’intervento riguardava solo la zona dell’altare. Sollecitato dalla devozione popolare nei confronti della sacra immagine dell’Annunciata, lo stesso arciprete promosse poi l’ampliamento verso est, costruendo la navata con un breve transetto sul terreno donato dal conte Giovanni Antonio Visconti Borromeo. La facciata risale al 1751. L’altare maggiore e le balaustre sono in marmo nero di Varenna a tarsie policrome e sono datate al 1778.
Le opere d’arte custodite all’interno
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i particolare interesse artistico è lo stacco di affresco raffigurante l’Annunciazione (1516-ante 1520) da riferirsi stilisticamente a Sperindio Cagnoli. Nel transetto destro, troviamo la pala “Gesù si congeda dalla Vergine”, attribuita a Stefano Maria Legnani, detto Il Legnanino. del XVIII. Nel transetto sinistro si trova la tela con Il sogno di San Giuseppe, opera di Giuseppe Mazzola del 1794.
La piazza dell'Annunciata
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a piazza dell’Annunciata sorge di fronte all’omonima chiesa. Essa è uno spazio rettangolare nato sul luogo un tempo occupato da uno dei due torrioni quadrati del Castello, punti di uscita ed entrata al complesso- Qui sorgeva uno dei due rivellini, un elemento fortificato a difesa della porta in caso di assalto dei nemici.