Si trova sulle rive del torrente Strona in una zona un tempo caratterizzata da mulini e risale alla fine del 500. Nasce come cappella privata della benestante famiglia crusinallese dei Cranna.
S i trova sulle rive del torrente Strona in una zona un tempo caratterizzata da mulini e risale alla fine del 500. Nasce come cappella privata della benestante famiglia crusinallese dei Cranna.
Approfondimento
L
a chiesa dedicata alla Vergine Consolata, detta “del Molinetto” si presenta ad unica navata e a pianta esagonale. Risale alla fine del Cinquecento e si trova a confine tra le parrocchie di Sant’Ambrogio in Omegna e San Gaudenzio in Crusinallo tanto che, dopo essere stata una rettoria autonoma fino al 1918, fino agli anni Quaranta del Novecento, la responsabilità della piccola chiesa è passata dall’una all’altra comunità. Si trova sulle rive del torrente Strona, in una zona periferica della cittadina omegnese che un tempo era caratterizzata dalla presenza di mulini (come indica la toponomastica) e dove nacquero le prime aziende artigiane della metà dell’Ottocento. Tuttavia, il luogo di culto nasce come cappella privata della benestante famiglia crusinallese dei Cranna, tramite la fondazione di un legato perpetuo ad opera di Giulio Cesare Cranna, come testimoniato da un’epigrafe custodita all’interno della chiesa e che ricorda la fondazione nell’anno 1597, in seguito alla ricostruzione di un edificio di culto preesistente e dedicato a Santo Stefano: “A Giulio Cesare Cranna che ricostruì questo tempio di S.Stefano quasi distrutto, in qualità di rettore, edificò la casa parrocchiale, costruì il piccolo santuario dopo aver traslato l’immagine della Beata Vergine per ordine del Vescovo, istituì un beneficio con un lascito stabilito per la celebrazione di una messa quotidiana secondo la disposizione per i patroni Giovanni Cranna e Giovanni Battista Carbone nell’anno del Signore 1597”.
Al suo interno, nell’abside, si trova l’affresco della Beata Vergine Maria della Consolazione, incoronata. La devozione alla Vergine proviene dal torinese dove, appunto, si trova un grande santuario dedicato alla Madonna Consolata che, nell’anno 1104, apparve ad un giovane cieco.
La festa della Beata Vergine della Consolazione si celebra la terza domenica di giugno con funzioni religiose, precedute da un triduo di preghiera.