Posto in posizione panoramica su uno sperone di roccia prospiciente l’abitato di Cireggio, l’oratorio seicentesco è preceduto da un porticato ad archi su colonnine in pietra aperto sul paesaggio.
P osto in posizione panoramica su uno sperone di roccia prospiciente l’abitato di Cireggio, l’oratorio seicentesco è preceduto da un porticato ad archi su colonnine in pietra aperto sul paesaggio.
Approfondimento
Sopra la porta di ingresso, dipinta su muro, l’immagine novecentesca di San Giuseppe che regge sulle braccia il Bambino. L’interno, ad aula unica suddivisa in campate, è semplice e spoglio. Le volte sono state decorate nel Novecento con elementi a ghirlanda e medaglioni allegorici. La parete di fondo del presbiterio è tutta affrescata con figure di santi. Al centro, in una nicchia incassata, la Sacra Famiglia che passeggia sullo sfondo di un paesaggio, il Bambino al centro, mentre in alto, tra le nubi, si affacciano la colomba dello Spirito Santo e il Padre Eterno benedicente. Nel cartiglio in basso l’iscrizione in latino PASCITUR INTER LILIA (Egli si diletta tra i gigli, Cantico dei Cantici, 2, 16) e la data 1645. L’affresco è descritto nel 1659 negli atti di visita pastorale del vescovo Giulio Maria Odescalchi insieme alle grandi figure laterali che rappresentano i santi Ambrogio e Giovanni Battista a sinistra, Lorenzo e Carlo Borromeo a destra, quasi a formare una sorta di polittico ad ante. L’oratorio festeggia san Giuseppe il 19 marzo.